Il verdetto nel caso Hossam Bahgat èprevisto per il 29 Novembre
(Beirut) – 46 organizzazioni per i diritti umani dichiaranoche le autorità egiziane devono porre fine alle vessazioni e agli attipersecutori nei confronti del noto giornalista e difensore dei diritti umaniHossam Bahgat, attualmente sotto processo per accuse inconsistenti con l’obiettivodi punirlo per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione,nonché per il suo attivismo per i diritti umani.
La sentenza nel processo a Hossam Bahgat, direttore esecutivoe fondatore dell’Egyptian Initiative forPersonal Rights (EIPR), verrà emessa il 29 novembre 2021. Bahgat è accusatodi "oltraggio all'autorità elettorale", "diffusione di notiziefalse" e "uso di un account di social media per commettere questicrimini" in risposta a un tweet che ha pubblicato criticando l'ex capodell'Autorità elettorale nazionale egiziana, il defunto Lashin Ibrahim, per lasua supervisione delle elezioni parlamentari. Questo caso è l'ultimo episodiodi una campagna di ritorsioni contro Hossam Bahgat da parte delle autoritàegiziane durata anni.
"Il governo egiziano deve fermare la sua incessantepersecuzione di Hossam Bahgat", ha affermato recentemente Joe Stork,vicedirettore per il Medio Oriente e il Nord Africa di Human Rights Watch. "Questi infiniti procedimenti legalisembrano un chiaro atto di ritorsione contro l’autorevole contributo di Bahgat alladifesa dei diritti umani".
Le accuse contro Bahgat prevedono una pena detentiva fino atre anni e una multa fino a 330.000 lire egiziane (circa 19.000 dollari USA) aisensi del codice penale egiziano e della legge sulla criminalità informaticadel 2018.
Nel novembre 2015, le autorità egiziane hanno detenutoillegalmente Bahgat per tre giorni con l'accusa di aver pubblicato notiziefalse a seguito della sua indagine pubblicata dal sito di notizie indipendenteMada Masr che descriveva in dettaglio il processo militare di diversi ufficialimilitari in relazione a un piano per rovesciare il governo.
"La rappresaglia del governo egiziano contro Hossam ealtri leader dell'EIPR è una minaccia per la comunità dei diritti umani inEgitto e fa parte di un modello che minaccia di paralizzare la societàcivile", ha affermato Mohamed Zaree, capo del programma egiziano presso ilCairo Institute for Human Rights Studies."Condanniamo fermamente questo sistema di rappresaglie e intimidazionicontro Hossam Bahgat volto a punirlo per aver fatto esercizio del suo dirittoalla libera espressione".
Nel 2016, le autorità hanno arbitrariamente vietato a HossamBahgat di viaggiare e hanno congelato i suoi beni in relazione al caso n.173/2016,tristemente noto come “il caso di finanziamenti esteri", un'indagine illegittimache ha preso di mira dozzine di organizzazioni non governative favorendo l’implementazionedi restrizioni ingiuste che rimangono in vigore ad oggi.
Nel novembre 2020, altri tre membri dello staff dell'EIPR -Gasser Abdel-Razek, Karim Ennarah e Mohamed Basheer - sono stati arrestati edetenuti per diversi giorni con accuse inconsistenti di terrorismo in seguitoal loro incontro con alcuni diplomatici europei per denunciare la crisi deidiritti umani in Egitto. Sono stati rilasciati pochi giorni dopo, a seguitodelle proteste sollevatesi a livello globale, ma tutti e tre rimangono soggettia provvedimenti che ne limitano le libertà personali, come le restrizioni allamobilità e il congelamento dei beni.
Nel febbraio 2020, un altro attivista legato all’EIPR è statoarbitrariamente arrestato: si tratta di Patrick George Zaki, trattenuto al suoarrivo all'aeroporto del Cairo dall'Italia e detenuto in custodia in attesa diprocesso. Durante la sua detenzione, gli agenti dell'NSA lo hanno sottoposto atortura attraverso l'uso di scosse elettriche e percosse, secondo fonti vicineal caso. Dopo 19 mesi di detenzione senza processo, il suo caso è statodeferito a un Tribunale per la Sicurezza dello Stato, dove sarà processato peraccuse infondate di "divulgazione di notizie false".
Nel luglio 2021, Hossam Bahgat è stato convocato in Procurain relazione al caso n.173/2016 ed è stato interrogato sulla base delleindagini svolte in precedenza dalla famigerata Agenzia per la sicurezzanazionale (NSA). È stato accusato di aizzare l’opinione pubblica contro leistituzioni statali. Mentre i pubblici ministeri hanno interrotto le indagini controaltre 75 ONG e altre 220 persone tra attivisti e dipendenti relativamente al medesimocaso, Hossam Bahgat e l'EIPR sono rimasti sotto indagine.
“Come parte del loroincessante attacco al movimento per i diritti umani, le autorità egiziane hannouna lunga esperienza nel prendere di mira Hossam Bahgat e il personaledell'EIPR, una delle principali organizzazioni egiziane per i diritti umani,attraverso procedimenti giudiziari ingiusti, arresti e detenzioni arbitrarie, restrizionialla mobilità e congelamento dei beni”, ha affermato Philip Luther, direttoredi ricerca e dell'advocacy per il Medio Oriente e il Nord Africa di Amnesty International. “Le autoritàegiziane devono porre fine al loro sistematico uso repressivo del sistemagiudiziario e far cadere tutte le accuse false contro Hossam Bahgat, chiudereil caso 173 una volta per tutte e revocare le restrizioni arbitrarie allamobilità e il congelamento dei beni”.
Organizzazioni firmatarie:
1. Amnesty International
2. Human Rights Watch
3. The Arabic Network for Human Rights Information (ANHRI)
4. Egyptian Front for Human Rights (EFHR)
5. Committee for Justice (CFJ) كوميتي فور جستس
6. Human Rights First
7. EuroMed Rights
8. Cairo Institute for Human Rights Studies مركز القاهرة لدراسات حقوق الإنسان
9. Democracy for the Arab World Now (DAWN)
10. International Federation for Human Rights (FIDH), within the framework ofthe Observatory for the Protection of Human Rights Defenders
11. World Organisation Against Torture (OMCT), within the framework of theObservatory for the Protection of Human Rights Defenders
12. Project on Middle East Democracy (POMED)
13. International Commission of Jurists (ICJ)
14. International Service For Human Rights (ISHR)
15. Sinai Foundation for Human Rights
16. The Freedom Initiative
17. Egyptian Commission for Rights and Freedoms.
18. The Tahrir Institute for Middle East Policy (TIMEP)
19. Andalus Institute for Tolerance and Anti-Violence Studies
20. DIGNITY
21. Association for Freedom of Thought and Expression (AFTE)
22. El Nadeem Center for the Rehabilitation of Victims of Violence and Torture(El Nadeem Center)
23. Intersection Association for Rights and Freedoms
24. DefendDefenders (East and Horn of Africa Human Rights Defenders Project)
25. Egyptian Human Rights Forum
26. EgyptWide
27. ARTICLE 19
28. US Committee to End Political Repression in Egypt
29. Democratic Transition & Human Rights Support Center (DAAM)
30. Nachaz-Dissonances (جمعية نشاز)
31. Association for the Promotion of the right to difference (ADD)-Tunisia
32. Association CALAM- Tunisia
33. Danseurs Citoyens Sud – Tunisia
34. L’association “By Lhwem”- Tunisia
35. Tunisian Forum for Economic and Social Rights – Tunisia
36. OUTCAST – Tunisia
37. L’Association tunisienne pour la défensedes libertés individuelles (ADLI) – Tunisia
38. Jeunes Leaders de Tunis – Tunisia
39. L’association BEITY- Tunisia
40. Association des Femmes Tunisiennes pour la Recherche sur le Développement(AFTURD) – Tunisia
41. National Syndicate of Tunisian Journalists (SNJT)
42. Tunisian Human Rights League
43. NOMAD08 – Tunisia
44. L’Association tunisienne des études sur legenre – Tunisia
45. International Bar Association’s Human Rights Institute